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Enel Oldbillingsgate, Londra

allestimento - exhibition design

L’INFOSPAZIO
concept, progetto integrale, direzione tecnica per conto di Micromegas S.p.a.

Benvenuti nell’infospazio ! Con questa “introduzione virtuale” si accoglie l’utente all’interno di un mondo pluridimensionale, ambito che rappresenta la nuova espressione della Convention ENEL di Londra 2011 in cui la membrana degli elementi, che configurano il non-luogo, modifica la percezione di contesto attraverso sistemi proiettivi multisensoriali. Queste strutture, leggere e trasparenti come immagine di partenza, dichiarano nella mutevolezza continua una trasformazione costante degli effetti, secondo una rimodulazione dei luoghi e dei contenuti anche in relazione agli obiettivi della comunicazione.

L’infospazio è, quindi, il paradigma dell’allestimento attraverso l’assunzione della quinta dimensione come strategia di fondo del progetto: lo spazio virtuale. Il criterio generale alla base dell’allestimento è allora la trasparenza e la leggerezza, strutturate sui sistemi proiettivi il cui supporto è lo switch glass, in modo da organizzare una location dinamica ed interattiva con l’utente, avendo come riferimento visivo alcune scenografie virtuali a cui molti racconti futuribili rimandano come ambientazione. In questo caso, poter trasferire tali sensazioni significa sostenere un messaggio di avvicinamento ed attualità dell’ospite percepito come un medium tecnologico, anticipatore di un futuro prossimo. Particolare attenzione viene rivolta alla dimensione cognitiva in cui lo spirito di partecipazione attiva dell’utente alle diverse performance presenti nell’allestimento offre una condizione di coinvolgimento, che si manifesta anche attraverso il sistema distributivo. Infatti si cerca di evitare la semplice dimensione di attraversamento a favore di uno “straneamento” percettivo, all’interno di un mondo di immagini e rimandi visivi e sonori strutturati in modo da catturare l’attenzione delle persone. La possibilità di introdurre il tema delle trasparenze/assenze che si modificano nel tempo     in presenze/contenuti consente, inoltre, una perfetta interpretazione di relazione con il bellissimo Oldbillingsgate building. In determinati momenti programmati dell’evento, infatti, sarà possibile percepire il carattere dell’edificio in tutta la sua storia ed efficacia espressiva per mezzo dell’annullamento degli elementi realizzati in swich glass, riconducendo l’immaginario collettivo all’epoca storica dell’edificio raccontata perfettamente dallo spirito dell’archeologia industriale che lo contraddistingue. Questa “dimensione temporale” viene riassegnata, riformulata, nel momento in cui iniziano a prendere corpo le immagini ed i contenuti sugli schermi che definiscono l’allestimento. In particolar modo, inoltre, sarà possibile programmare, se coerente con le esigenze dei contenuti, una ridefinizione percettiva dello spazio attraverso il sincronismo di tutti i pannelli secondo una sequenza ordinata di immagini e sfondi. L’allestimento in ogni caso deve suscitare curiosità ed interesse per gli argomenti presentati.

L’idea è quella di rappresentare due condizioni opposte ma egualmente accattivanti che trovano la loro naturale collocazione rispetto ai due ambiti definiti dal passaggio aereo presente nel luogo che divide perfettamente in due la sala. L’utente si introduce attraverso un labirinto multimediale. Una sequenza dinamica di schermi, a volte sospesi da terra ed in altre occasioni alloggiati sul pavimento, costituisce un percorso multisensoriale composto da partizioni trasparenti ed opache, immagini, contenuti video e suoni in sincrono. Si formalizza una sorta di  brand experience, contesto in cui si manifestano i diversi momenti della presentazione dei temi e degli argomenti che definiscono ENEL. Questo percorso, mai vincolante, sarà attraversato sia dagli analisti che dalla stampa. La conclusione del percorso, poi, viene segnalata dall’area ristoro che funziona come elemento di separazione fra i soggetti coinvolti nell’esperienza. Infatti mentre gli analisti saranno temporaneamente accolti in una lounge area, i giornalisti saliranno in sala stampa, ubicata all’ultimo piano. La sala plenaria, invece, si raggiunge in successione alle fasi precedenti rispetto al camminamento potenziale, ma si presenta sin dall’inizio nello spazio adiacente al labirinto attraverso un ovoide interamente realizzato in swich glass. In questo caso il contenuto ed il contenitore diventano protagonisti allo stesso modo. La possibilità di smaterializzare la sala allargando idealmente i suoi confini o, inversamente, segnalarne il suo valore simbolico attraverso la gestione della sua “pelle mediatica” offre un’opportunità unica nella formulazione di uno spazio assolutamente flessibile e duttile a tutte le esigenze di regia.

La contrapposizione, infine, di uno spazio teoricamente chiuso (ovoide) con un sistema totalmente aperto a circuito (labirinto multimediale) viene improvvisamente ribaltata proprio dalle caratteristiche d’impiego delle superfici multimediali. Sarà possibile, infatti, far “apparire o sparire” uno dei due contesti (esaltandone il momento più opportuno), oppure sincronizzarne i reciproci sistemi visivi, proprio in funzione degli obiettivi di rappresentazione nella massima concezione della smaterializzazione della “scatola” architettonica. E’ nella essenzialità dell’intero sistema, valorizzato al massimo dalle ipertecnologie, la forza del progetto secondo un principio di sintesi assoluta anche degli elementi di dettaglio. Tutte le parti, infatti, saranno montate attraverso sostegni tecnici e strutture poco invasive, che lasceranno la massima visibilità proprio alle membrane multimediali senza pregiudicarne gli aspetti più qualitativi.Tutto questo viene supportato dalla localizzazione della regia tecnica posta esattamente sul ballatoio che attraversa centralmente lo spazio aereo della grande sala, dal quale è possibile affacciarsi e vedere gli scenari nel loro insieme ed allo stesso tempo osservare da un punto di vista privilegiato gli elementi sospesi dall’alto. In questo modo sarà possibile orientare tutte le esigenze di gestione e proiezione su entrambe i lati in funzione di tutte le iniziative di programma.