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Monteverde, Roma

ristrutturazione - interior design

UNA CASA CIRCUITO
residenza privata
progetto integrale, direzione lavori, industrial design

Il progetto è stato calibrato sul principio di valorizzare ogni centrimetroquadro della casa attraverso una trasformazione radicale degli ambienti, secondo una logica di tipo a “circuito”. Le peculiarità della casa, infatti, da aspetti sostanzialmente negativi (affaccio limitato su due lati, disposizione dell’ingresso al margine della superficie residenziale, prevalenza di zone non areate direttamente dall’esterno) ha introdotto una chiave di lettura secondo il criterio delle pareti attive (non esistono ambiti in cui lo spazio non sia stato utilizzato, anche con attrezzature di industrial design) e della circolarità domestica. Su tali input è stato ideato un box, disposto al baricentro della casa, che oltre a dividere la zona living dall’area notte, favorisce per ogni suo lato, quattro tipi di attività differenti. A seconda di come lo si percorre (il verso è indifferente) possiamo incontrare la zona dei servizi (organizzata con NIC design, Fantini e mosaico Trend), quella della parete TV/living (realizzata con sistemi artigianali Lolvar srl), l’area dedicata allo studio (realizzata con parete attrezzata Misuraemme) e la cucina customizzata con Acheo.

Al suo interno il box contiene i servizi mentre nei margini esterni raccoglie le attività che sono espresse nel circuito della residenza fino ad innescare così la presenza di una cucina passante. L’attraversamento è il concetto fondante della casa. In questa maniera è possibile valorizzare lo spazio, caratterizzando ogni lato del box secondo fattori espressivi fra loro differenti che smaterializzano così l’effetto del cubo nella percezione, piuttosto, di quattro superfici verticali. La cucina viene vissuta secondo due direzioni. Una connessa con la zona notte e l’altra con il living, che contiene anche un ambito pranzo riservato.

Il principio organizzativo della casa, quindi, è debitore della significativa ricerca svolta alla fine degli anni sessanta dagli Smithson proprio nel tentativo di rinnovare i modelli abitativi secondo nuove traiettorie di esercizio dell’utente finale. I dettagli esecutivi completano la ricerca architettonica attraverso la creazione di un ambito wellness, disegnato in modo artigianale, ricavato all’interno degli spazi (di sacrificio dimensionale) rievocando il concetto delle Termae Romane anche attraverso l’utilizzo del mosaico di produzione Trend come fattore espressivo.