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Cinema, Moscow (RUS)

multisala cinematografica

CINEMA PUSHINSKY
riqualifiacazione del complesso multisala e spazio esterno antistante
concept

L’intervento proposto si colloca in una dimensione urbatettonica, cioè una situazione intermedia fra la scala architettonica e quella urbana, secondo la massima valorizzazione delle condizioni di contesto. Il tema che emerge è quello della Gallery, proposta di un filtro visivo fra la città ed il Cinema, che si identifica come il nuovo volto del complesso cine-mediatico. Attraverso una stratificazione di superfici trasparenti, nel pieno rispetto della rivalorizzazione degli elementi storici che caratterizzano l’edificio preesistente, si configura una struttura leggera che media l’accesso del pubblico tramite la nascita di una Gallery, che accompagna e ridefinisce i margini dell’intera struttura secondo la natura geometrica dell’edificio attuale. La soluzione proposta, infatti, sembra quasi leggere una vocazione a divenire di uno spazio che richiede il completamento attraverso una formula di tipo non invasivo sia nella percezione dei materiali che nella loro restituzione volumetrica.

E’ proprio attraverso la definizione di una parete vetrata inclinata che nascono, poi, i suggerimenti per la collocazione di un percorso a nastro, realizzato interamente in corian rosso, sviluppato lungo gli spessori naturali che si determinano fra le due facce (quella vecchia e quella nuova). La sequenza degli elementi che caratterizzano il prospetto, sostanzialmente semplice nella sua impostazione iniziale, offre così una molteplicità di letture a seconda del punto di vista dell’osservatore. Da lontano, in riferimento alle relazioni urbane, spicca la volumetria compatta del fabbricato secondo una parete inclinata verso il basso. Tale segno rende dinamica l’immagine dell’edificio senza rinunciare, però, al rapporto con le vecchie preesistenze, che vengono rintracciate e percepite a mano a mano che si procede verso la miglior focalizzazione del Cinema, svelandosi lentamente.

Allo stesso tempo la nuova pelle consente una opportunità di relazione con il pubblico ancora posto all’esterno, attraverso una concezione della superficie intesa come supporto per l’infospazio. Le pareti, infatti, possono accogliere retroproiezioni dirette verso l’esterno oppure immagini che vengono proiettate o stampate su teli collocati all’interno del passo strutturale. In funzione del tipo di informazione che si vuole trasmettere, sarà possibile modificare l’aspetto della pelle esterna anche in rapporto all’utilizzo dei supporti visivi, i due sistemi infatti possono anche essere sovrapposti in un’ottica di stratificazione delle informazioni, analogamente a quanto accade con le pelli dell’edificio (in questa maniera si possono anche avviare una serie di esperimenti di proiezione di tipo olografica nel tempo). All’interno, invece, sarà sempre possibile cogliere la parte “storica” del Cinema per mezzo della promenade rossa caratterizzata da una struttura sinuosa e morbida, ottenuta per mezzo delle qualità plastiche del Corian con cui è concepita.

Anche la sezione del nastro rosso (interamente affrontata con raccordi sgusciati) consente oltre che una facile manutenzione (sia per il tipo di materiale che per l’impossibilità di definizione dei punti critici di raccolta della sporcizia) un diverso tipo di ruoli nella volontà di massimizzare il rapporto forma-funzione. Il percorso, infatti, diventa anche sistema di illuminazione e passaggio delle dotazioni impiantistiche oltre che una seduta continua calibrata su tutto il perimetro dell’intervento. Una sorta di Foyer su più livelli, allora, si costituisce come affaccio su una parte della città in qualità di invito a proseguire la passeggiata all’interno di una nuova dimensione ludica.