Bari

Situata all’ultimo piano di un complesso residenziale plurifamiliare (un edificio a torre) la residenza, realizzata a Bari, è il risultato dell’unione di due unità immobiliari che si affacciano sul mare. La potenzialità dell’affaccio è occasione troppo importante per non essere introdotta come elemento della progettazione, strutturando il cuore della casa come living sul quale si aprono i diversi ambienti attraverso appositi pannelli mobili (condizione che rende flessibile la fruizione e la percezione degli spazi domestici, anche in relazione al tipo di attività previste). A tale impostazione corrisponde, in chiave ideogrammatica, una logica distributiva analoga a quella della casa a patio. Infatti al vuoto, generalmente baricentrico rispetto agli ambienti serviti, coincide un ruolo “centrale” rispetto alle dinamiche di percorrenza, affaccio, relazionali e geometriche (al punto tale da innescare, generalmente, una struttura di tipo centripedo).

Questo carattere viene reintrodotto nelle strategie dell’intervento, affidando allo spazio centrale della residenza un ruolo “ordinatore” dei diversi  flussi (incluso quello della luce, anche in virtù di un sistema di infissi che apre totalmente la vista sulla terrazza esterna senza presentare partizioni della finestra). La casa viene intesa allora come un’organismo che si modifica, adatta, in funzione delle esigenze del rituale domestico e delle ore della giornata anche in relazione ai materiali introdotti (pannelli fissi in vetro latteo, parquet, pannelli mobili ed opere artigianali in rovere, inserti strutturali e fulcro-living in metallo satinato)